San Clemente

san clemente

Numero di abitanti : 2.461
Altezza sul mare : m 179
Distanza da Riccione : km 15
Frazioni : Sant’Andrea in Casale, Fornace.

La storia del comune

Le prime notizie sul Castrum Sancti Clementis (toponimo che pare derivato dal nome del terzo Papa della storia cristiana dall’88 al 97) rimandano al lontano 962, anno in cui Ottone I, Sacro Romano Imperatore, ne fece un feudo dei Conti Carpegna. Il XIII secolo registra la progressiva espansione dei Malatesta che conquistarono, con atti di forza ed inganni, le terre a cavallo fra la Romagna e le Marche investendo anche queste contrade. Il dominio malatestiano si protrasse a San Clemente fino al 1504 dopo di che nel 1508 lo Stato Pontificio lo assegnò al Comune di Rimini. I secoli seguenti furono caratterizzati dalla accesa rivalità con i vicini borghi di Saludecio e Montefiore per il controllo dei traffici commerciali lungo la Valconca.

I luoghi, le cose, gli incontri

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Il centro odierno ha l’aspetto di un tipico borgo di collina. I ricordi malatestiani sono ancora presenti e ben inseriti nel tessuto urbano di San Clemente. Mura malatestiane racchiudono come un tempo il cuore del centro storico ed il complesso detto di Castelleale ( a qualche km dal paese). uno dei rari esempi rimasti nel Riminese di edificio che è nel contempo grande fattoria e villa fortificata, costruito nel 1388 da Leale Malatesta, vescovo di Rimini. Le parziali distruzioni ed i rifacimenti dei secoli successivi hanno modificato profondamente la struttura originaria che, tuttavia, all’occhio attento ed esperto rivela la sua chiara origine medioevale.
Interessante è anche l’ottocentesca Chiesa Parrocchiale, disegnata da Luigi Poletti, celebre architetto del Papa, autore del Teatro Comunale di Rimini. All’interno è conservato un quadro di Giovan Battista Costa, interessante pittore settecentesco riminese, raffigurante la Sacra Famiglia
In ultimo non vogliamo dimenticare che a San Clemente nel 1842 nacque Giustiniano Villa poeta dialettale, cantore con le sue Zirudèle della vita, delle miserie e del forte carattere dei contadini romagnoli. A perenne ricordo di questo grande personaggio la cittadina gli ha dedicato un monumento, realizzato dallo scultore contemporaneo Umberto Corsucci.
. Di notevole c’é poi tutto il paesaggio rurale: è interessante attraversare la campagna costellata di casolari e di borghi. buona la produzione agricola, ottima quella vinicola che può vantare un Sangiovese tra i migliori del Riminese. Al vino è dedicata una sagra (maggio) dove si tiene una gara tra le cantine e i numerosi produttori locali.