Numero di abitanti : 5.323
Altezza sul mare : m 84
Distanza da Riccione : km 12
La storia del comune
L’antica terra di fiere e mercati, punto naturale d’incontro e scambi per i borghi della Val Conca, affonda le sue radici nell’epoca romana. In alcune iscrizioni (conservate presso il Lapidario del Museo della Città a Rimini) si fa cenno ad alcuni terreni di proprietà della Gens Marcia o Murcia, situati in quest’area.
Altri documenti risalgono al più tardo medioevo. Benno Bennone, feudatario di Morciano, lo lascia in eredità, nel 1014, al figlio Pietro che a sua volta ne fa dono a San Pier Damiani. A ricordo dell’evento fu fondato nel 1069 il monastero di San Gregorio ( di cui oggi sono visibili le strutture esterne, essendo stato trasformato nel corso dei secoli in casa colonica).
Nella Descriptio Romandiole (1371), Morciano viene presentato come un piccolo borgo semi-abbandonato a causa delle continue piene distruttive del Conca. Resta però valido il titolo di paese di mercati, di luogo conteso dai più potenti castelli della vallata, in quanto fonte di grande ricchezza attraverso dazi e pedaggi derivanti dall’attività commerciale. Risale probabilmente a quest’epoca 1′ appuntamento con la fiera di San Gregorio (seconda settimana di marzo), documentata fin dal lontano 1200. Sul finire del XII sec. il borgo ed il mercato sono sottoposti a Montefiore mentre la rimanente parte del territorio morcianese rientra nella giurisdizione di San Clemente.
Nel 1827 termina attraverso una bolla di Papa Leone XII la sudditanza a Montefiore e, pur conservando un certa autonomia, il borgo viene inglobato nel territorio della vicina San Clemente, che riesce, dopo lunga attesa, a estendere il suo controllo sui commerci della vallata. L’autonomia viene però infine raggiunta nel 1857 per decreto di Papa Pio IX.
Le principali attrattive
Questo importante ruolo ricoperto nei secoli da Morciano è una caratteristica distintiva del centro anche ai giorni nostri. Sul territorio morcianese si trovano numerose imprese e il paese è uno dei più ricchi centri commerciali del Riminese. E’ attivo anche un padiglione fieristisco. Da notare è l’impianto razionalista di tutta la cittadina che risale ai primi del `900. Il cuore storico del paese ha conservato purtroppo ben poco dei resti del passato. Del castello è visibile solo un muro lungo il corso del Conca.
Anche L’antica abbazia di San Gregorio è, come gia detto in precedenza, irriconoscibile. Fu infatti soppressa verso la fine del `700 per ordine di Napoleone e mai più ripristinata. Attualmente il comune ha messo in cantiere un progetto di recupero e restauro dell’edificio. Interessante è la piccola Cappella della Beata Vergine delle Grazie (fine del `700) . Tra i grandi appuntamenti del calendario eventi di Morciano segnaliamo la già citata Fiera di San Gregorio, che coinvolge l’intero paese e può ritenersi una delle più importanti della Romagna. La fiera coincide con l’equinozio di primavera (21 marzo), importante momento di celebrazioni, fin dalle origini della storia umana, connesse con il grande mistero del risveglio e rinnovo della vita nel mondo vegetale e più in generale con il culto della dea madre e della fertilità.
Tra le tradizioni più singolari, conservate dal patrimonio popolare, ritroviamo, durante i giorni di festa, l’abitudine da parte degli osti e dei negozianti di appendere sulla porta della loro bottega una frasca che rimanda ad antichi simboli propiziatori e di buon augurio dell’antichità. La fiera è specializzata in bovini di razza romagnola ed in cavalli. Notizia molto interessante è quella relativa ai personaggi illustri di Morciano. Sono infatti di origine morcianese il celebre Umberto Boccioni, principale rappresentante del futurismo italiano e lo scultore contemporaneo Arnaldo Pomodoro di cui si può ammirare una bella scultura sulla nuova piazza del paese.